EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Rino Gaetano, il poeta dell’ironia che non smette di farci pensare

Rino Gaetano, 75 anni dopo la nascita, continua a far riflettere e sorridere con la sua ironia e la sua musica senza tempo

Rino Gaetano, il poeta dell’ironia che non smette di farci pensare

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Un inedito, un concerto e un film celebrano Rino Gaetano, l’artista che ha trasformato la libertà in poesia

È stato uno degli autori più liberi e visionari della musica italiana, capace di mescolare ironia, poesia e denuncia sociale come pochi altri. Rino Gaetano, nato il 29 ottobre 1950, avrebbe compiuto 75 anni, e nel giorno del suo anniversario il ricordo è vivo più che mai. Le sue canzoni, spesso ironiche e dissacranti, continuano a far riflettere intere generazioni, dimostrando che la sua voce non è mai davvero andata via.

Un inedito per celebrare il suo spirito

Per festeggiare questo importante anniversario, Sony Music Italy pubblica un brano inedito, “Un film a colori (Jet Set)”, un pezzo che mostra un volto più intimo e malinconico dell’artista. In questa versione alternativa di Jet Set, il cantautore si allontana momentaneamente dalla sua pungente satira per raccontare un amore fragile, un momento di felicità che somiglia a un film e che presto si infrange contro la realtà. Il brano anticipa la nuova edizione dell’album “E io ci sto”, in arrivo il 21 novembre, 45 anni dopo la sua uscita originale.

La riedizione, disponibile in CD e vinile, contiene versioni rimasterizzate dei suoi successi a 192kHz e materiali inediti, tra cui un manoscritto in cui Rino descrive un videoclip mai realizzato: un piccolo tuffo nel suo mondo creativo e surreale. Per i collezionisti, la chicca è il vinile rosso, simbolo di una passione che continua a vibrare.

Il concerto celebrativo a Roma

Il 29 ottobre 2025, alle 21:30, Roma renderà omaggio a Rino con un concerto-evento al Largo Venue, dove la Rino Gaetano Band — guidata dal nipote Alessandro Gaetano — farà rivivere le sue canzoni più amate. Sul palco anche Piotta, Carlo Valente, Cristiano Cosa e Artù, con la conduzione di Giulia Massarelli.

Accanto ad Alessandro (voce, chitarra, percussioni), suoneranno Ivan Almadori alla voce e chitarra, Fabio Fraschini al basso, Michele Amadori alle tastiere, Alberto Lombardi alla chitarra elettrica e Marco Rovinelli alla batteria. In scaletta brani indimenticabili come Gianna, Aida, Mio fratello è figlio unico, Sfiorivano le viole e perle meno note come Le Beatitudini e Ti voglio. Un’occasione per cantare insieme, ricordare e, soprattutto, continuare a immaginare il mondo con i suoi occhi.

Un’eredità che attraversa le generazioni

“Il talento di Rino – raccontano Anna e Alessandro Gaetano – continua ad ispirare la scena musicale contemporanea”. E in effetti, il suo spirito vive nei nuovi artisti: da Alfa che lo cita nei suoi brani, ad Achille Lauro, Bresh, Gazzelle e Coez, che ne riconoscono la libertà espressiva e la modernità.

Per chi lo ascolta oggi, Rino Gaetano è più di un cantautore: è un amico, un fratello, una voce familiare che accompagna ancora i sogni e le disillusioni del nostro tempo. Le sue canzoni restano attuali perché sanno parlare di ingiustizie e contraddizioni senza perdere leggerezza, perché ci ricordano che ridere e pensare non sono mai due azioni opposte.

Un ritratto al cinema, tra mito e umanità

Dal 24 al 26 novembre arriverà nelle sale “Rino Gaetano sempre più blu”, diretto da Giorgio Verdelli e prodotto da Sudovest Produzioni e Indigo Film in collaborazione con Rai Documentari. Distribuito da Medusa Film e presentato alla 20ª Festa del Cinema di Roma, il documentario racconta l’uomo dietro il mito attraverso testimonianze, interviste e materiali d’archivio inediti.

Un ritratto corale e commovente, che mostra il lato umano di chi, con ironia e poesia, ha saputo trasformare la musica in un atto di libertà.

Rino, un simbolo di autenticità

A distanza di decenni, la forza di Rino Gaetano non risiede solo nei testi o nelle melodie, ma nel suo modo di essere autentico, nel suo rifiuto delle convenzioni e nella capacità di parlare a tutti. Le sue parole restano una carezza e una provocazione insieme, un invito a non smettere di guardare il mondo con spirito critico e con un sorriso.


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30 Ottobre 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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