EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
Dal Consiglio Generale regionale arriva un messaggio forte: servono azioni concrete per sostenere l’occupazione, rilanciare il manifatturiero e rafforzare la coesione sociale.
La voce del sindacato, un appello alla concretezza
La CISL del Lazio ha richiamato con decisione l’attenzione della politica e delle istituzioni sulla necessità di un cambio di passo negli investimenti pubblici e privati. Il Consiglio Generale dell’organizzazione, che ha riunito oltre quattrocento delegati tra dirigenti e rappresentanti sindacali, ha espresso con chiarezza un messaggio condiviso: è tempo di passare dalle parole ai fatti.
Il Segretario Generale regionale Enrico Coppotelli ha posto l’accento su un’esigenza non più rinviabile: sostenere la crescita e l’equità del territorio attraverso politiche di investimento strutturate, capaci di generare lavoro stabile e di qualità.
Un’economia in crescita ma in cerca di equilibrio
Nonostante i segnali positivi – redditi e occupazione in aumento e un export in crescita del 17% nel primo semestre 2025 – la CISL invita alla prudenza. Il rischio maggiore, secondo il sindacato, è la perdita di peso del settore manifatturiero, da sempre colonna portante dell’economia regionale.
Per questo Coppotelli propone una strategia che metta al centro le persone e la dignità del lavoro, orientando le politiche economiche verso la qualità della vita e l’inclusione. Il lavoro, ha ribadito, “deve tornare a essere sinonimo di dignità, crescita e partecipazione”.
Infrastrutture e connessioni per un Lazio più competitivo
Tra le priorità indicate dalla CISL figurano due interventi infrastrutturali ritenuti strategici per lo sviluppo del territorio. Il primo è la Stazione TAV del Basso Lazio, un progetto chiave per connettere l’area meridionale della regione al Corridoio Europeo dei Trasporti, con benefici diretti su export, turismo e attrattività economica.
Il secondo è la piena attuazione della Zona Logistica Semplificata (ZLS), ancora ferma dopo oltre un anno dalla sua proposta. Secondo il sindacato, questa misura rappresenterebbe una vera occasione di rilancio per le aree industriali del Lazio, rafforzando la competitività delle imprese e favorendo nuovi investimenti.
Innovazione, sostenibilità e sviluppo territoriale
La CISL propone di trasformare il Consorzio Industriale del Lazio in un vero e proprio acceleratore di sviluppo territoriale, capace di coordinare innovazione, ricerca e sostenibilità. Solo con un’azione concertata tra istituzioni, imprese e sindacati sarà possibile creare una rete di crescita diffusa, in grado di valorizzare i diversi territori della regione.
Salute, sicurezza e formazione, pilastri per la coesione sociale
Il tema del lavoro sicuro e della tutela delle persone rimane al centro delle rivendicazioni sindacali. La CISL chiede un deciso potenziamento delle azioni per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre a un sostegno concreto alle eccellenze sanitarie regionali, come la Clinica Santa Lucia.
Tra le proposte più innovative figura l’introduzione di una indennità di pronto soccorso per infermieri e operatori sanitari, da inserire nella prossima legge di bilancio.
Non meno importante è la spinta sulla formazione, con la presentazione del nuovo Polo Universitario di Latina, in programma il 4 novembre, che mira a rafforzare l’offerta accademica del territorio e creare sinergie con il tessuto produttivo locale.
Verso un patto sociale di partecipazione
La Segretaria Generale nazionale Daniela Fumarola ha espresso pieno apprezzamento per l’impegno della CISL Lazio, elogiandone la capacità di coniugare “analisi approfondite e proposte concrete, libere da condizionamenti ideologici”.
Fumarola ha rilanciato l’idea di una mobilitazione diffusa e partecipata, volta alla costruzione di un grande manifesto della partecipazione. “Dalle proposte che sapremo condividere nei territori nascerà quel patto sociale di cui il Paese ha bisogno: una nuova stagione di equità, inclusione e crescita”, ha dichiarato.
Intanto il dialogo con la Regione prosegue attraverso tavoli permanenti dedicati a sviluppo economico, sanità e politiche industriali, con l’obiettivo di garantire che ogni euro investito generi occupazione e coesione sociale. Anche la revisione delle addizionali IRPEF è tra i temi centrali da affrontare nella prossima legge di bilancio.
29 Ottobre 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

Direttore responsabile Luigi Canali
Fondazione Premio Antonio Biondi
Via Garibaldi 34
03017 Morolo (FR)
Fondazione terzo settore
C.F. 92088700601
segreteria@
IBAN:
IT18I0529714801CC1030072196
BIC: BPFRIT3FXXX
editoriale in collaborazione con
Centro studi su innovazione,
comunicazione ed etica.
meno carta più ambiente, una scelta sostenibile
Fondazione Premio Antonio Biondi
Via Garibaldi 34
03017 Morolo (FR)
Fondazione terzo settore
C.F. 92088700601
segreteria@fondazionepremioantoniobiondi.it
Fondazione iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore - RUNTS Lazio
Privacy & Cookie Policy
© Fondazione Premio Antonio Biondi. Tutti i diritti sono riservati.
Credit grippiassociati ICT Creative