EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
Nel Lazio le buste paga e le pensioni mostrano un segno più, ma la differenza tra generi continua a pesare. Roma resta la capitale dei redditi, mentre le altre province si muovono con velocità diverse.
Un’analisi approfondita del territorio
Crescono i redditi di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati del Lazio. È quanto emerge da uno studio condotto dalla Cisl Lazio su un campione di oltre 60.000 contribuenti attraverso i dati del CAF regionale. Un’indagine ampia e attendibile che fotografa l’andamento reale dei redditi nel 2025.
Come spiega Enrico Coppotelli, segretario generale della Cisl Lazio, “abbiamo realizzato un’analisi di contesto per capire le dinamiche del lavoro dipendente, pubblico e privato, partendo dai dati concreti delle dichiarazioni dei redditi”. Un vero e proprio “forziere di informazioni” che consente, secondo il sindacato, di comprendere dove intervenire con politiche correttive e azioni mirate.
Roma traina la crescita, ma resta la forbice di genere
I numeri confermano un quadro positivo, ma non privo di disuguaglianze. Tra i lavoratori dipendenti, un uomo guadagna in media 30.242 euro l’anno, contro i 23.017 euro di una donna. Anche tra i pensionati la differenza è netta: 30.540 euro per gli uomini e 19.249 euro per le donne.
A Roma e provincia, il divario resta evidente: 32.125 euro per un uomo e 24.982 euro per una donna. A Roma città, la media sale ancora: 33.207 euro contro 26.266 euro. Anche tra i pensionati la Capitale mantiene il primato, con oltre 35.000 euro per gli uomini e 23.800 euro per le donne.
Le province, tra ombre e segnali positivi
Nelle altre province il quadro è più variegato.
A Frosinone, un lavoratore dipendente percepisce mediamente 28.051 euro, mentre una lavoratrice si ferma a 19.425 euro.
A Latina, la media maschile è di 26.521 euro, quella femminile di 18.500 euro.
A Rieti, i lavoratori guadagnano circa 29.000 euro l’anno, le lavoratrici poco più di 22.000 euro.
Infine Viterbo, con 28.749 euro per un uomo e 20.022 euro per una donna.
Nel complesso, Rieti e Viterbo registrano redditi medi più alti rispetto a Frosinone e Latina, ma le differenze restano contenute. Roma, con la sua economia complessa e diversificata, rimane il principale motore di crescita.
Il fattore età, un gap generazionale evidente
Il divario non è solo di genere, ma anche di età. Gli under 20 percepiscono mediamente 7.847 euro (maschi) e 5.405 euro (femmine) l’anno, mentre gli over 81 arrivano a 29.067 euro e 19.819 euro.
Nella fascia 51-60 anni, quella più produttiva, gli uomini guadagnano in media 33.026 euro, le donne 23.733 euro.
Il quadro per provincia conferma il trend: nella fascia 61-70 anni, il reddito medio maschile varia da 28.509 euro a Frosinone fino a 36.608 euro a Roma città. Le donne, invece, si fermano tra i 16.491 e i 27.376 euro.
Pubblico, industria, commercio: settori in movimento
I redditi aumentano in quasi tutti i comparti.
Nel pubblico impiego la media è di 31.539 euro (34.551 per gli uomini, 30.029 per le donne).
Nel settore industriale si registra una media di 26.899 euro, mentre commercio e servizi si attestano su 27.555 euro.
Tra i pensionati, la media generale è di 23.476 euro.
Crescita costante, ma disomogenea
Secondo Coppotelli, “negli ultimi tre anni i redditi, pur con differenze territoriali e settoriali, sono cresciuti progressivamente. Il dato aggregato del Lazio è sempre positivo”.
Il segretario sottolinea inoltre il ruolo dominante di Roma nell’economia regionale, ma anche le disuguaglianze interne legate ai quartieri e alla composizione sociale.
Alcuni segnali positivi emergono dal settore industriale: nel 2024 le lavoratrici hanno registrato incrementi a doppia cifra, con +15,77% a Frosinone, +19,05% a Viterbo e +14,17% a Rieti.
Anche nel commercio e servizi il 2024 ha segnato un’inversione di tendenza, soprattutto per i redditi femminili, con un significativo +8,71% a Latina.
Relazioni sindacali e prospettive future
Coppotelli evidenzia il ruolo delle relazioni sindacali e della contrattazione di secondo livello come elementi decisivi per una crescita sostenuta dei redditi.
“I risultati – afferma – sono frutto di un miglioramento lento ma costante, dovuto ai rinnovi contrattuali e al buon livello di dialogo nei luoghi di lavoro”.
Tuttavia, il segretario della Cisl Lazio invita alla cautela: “Il potere d’acquisto resta condizionato dall’inflazione, ma la tendenza è chiara. Serve ora lavorare per ridurre il gap tra uomini e donne e garantire prospettive alle giovani generazioni”.
In conclusione, la Cisl Lazio ribadisce la propria missione: agire concretamente per il benessere della comunità. E, come ricorda Coppotelli, “alla fine, sono i numeri a parlare”.
24 Ottobre 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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