EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Aggressione su linea Anagni-Fiuggi, la Fit-Cisl chiede l’attuazione del protocollo di sicurezza

Solidarietà al lavoratore aggredito sulla linea Anagni-Fiuggi, la Fit-Cisl sollecita interventi concreti delle istituzioni

Aggressione su linea Anagni-Fiuggi, la Fit-Cisl chiede l’attuazione del protocollo di sicurezza

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Dopo l’aggressione a un controllore Cotral, la Fit-Cisl chiede più tutele e formazione per il personale frontline

Un nuovo episodio di violenza ai danni di un controllore Cotral riaccende i riflettori sulla sicurezza dei lavoratori nel trasporto pubblico. La Fit-Cisl del Lazio esprime solidarietà e richiama le istituzioni ad agire, chiedendo l’attuazione piena del protocollo di sicurezza firmato con l’azienda.

Solidarietà al lavoratore aggredito

Condanniamo con forza e fermezza la grave aggressione che ieri mattina ha coinvolto un controllore operativo sulla linea Anagni-Fiuggi” — così si apre la nota del segretario generale aggiunto della Fit-Cisl del Lazio, Roberto Ricci. Il sindacato ha espresso massima solidarietà al lavoratore, augurandogli una pronta guarigione e sottolineando come episodi di questo genere non possano più essere tollerati in un contesto di servizio pubblico.

Sicurezza e prevenzione, la risposta di Cotral

Il sindacato ricorda che la società Cotral, nel primo anno della nuova gestione dirigenziale, ha firmato un accordo per la dotazione di bodycam al personale operativo. Dopo una fase di sperimentazione, questi dispositivi dovranno diventare dotazione individuale per tutto il personale di prima linea. Una misura che, se correttamente applicata, potrà costituire un deterrente contro le aggressioni e un utile strumento di tutela per lavoratori e utenti.

Formazione e tutela legale

Ricci ha espresso apprezzamento per la decisione dell’azienda di costituirsi parte civile nel processo relativo all’aggressione e per l’avvio di corsi specifici per i dipendenti sulla gestione di episodi di violenza. Tuttavia, il sindacato sottolinea la necessità di un impegno concreto delle istituzioni per garantire l’efficacia del protocollo di sicurezza già sottoscritto, evitando che resti solo sulla carta.

Il ruolo delle istituzioni

“Le istituzioni – afferma Roberto Ricci – devono fungere da supporto e monitoraggio, fornendo sostegno alle aziende che si mostrano sensibili alla sicurezza dei lavoratori e dei cittadini.” Una richiesta chiara che mette in evidenza la necessità di un lavoro di rete tra imprese, sindacati e autorità pubbliche, per prevenire situazioni di rischio e garantire maggiore serenità a chi ogni giorno opera a contatto con il pubblico.

Un appello alla responsabilità collettiva

La Fit-Cisl del Lazio ribadisce l’importanza di considerare la sicurezza come un valore condiviso e non come un semplice obbligo formale. Ogni episodio di violenza, anche isolato, rappresenta un fallimento del sistema di prevenzione e un segnale che non deve essere ignorato. Solo attraverso formazione, tecnologia e collaborazione istituzionale sarà possibile garantire un ambiente di lavoro realmente sicuro per tutti.

Verso un trasporto pubblico più sicuro

L’obiettivo, conclude il sindacato, è chiaro: trasformare il protocollo di sicurezza in uno strumento operativo concreto, applicato in ogni suo punto, e fare del trasporto pubblico un luogo di lavoro tutelato e rispettoso della dignità umana.


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16 Ottobre 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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