EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Quarant’anni di ricerca e innovazione, il Bambino Gesù celebra il suo ruolo di eccellenza nella pediatria

Il Bambino Gesù celebra 40 anni da Irccs, ripercorrendo i traguardi nella ricerca e nella cura pediatrica.

Quarant’anni di ricerca e innovazione, il Bambino Gesù celebra il suo ruolo di eccellenza nella pediatria

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Dalla prima trapiantologia alla terapia genica, un percorso di successi al servizio dei bambini.

Era il 13 maggio 1985 quando l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma otteneva il riconoscimento ufficiale come Irccs, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico. Da allora, la sua storia si è intrecciata con le tappe più significative della medicina pediatrica italiana, diventando un punto di riferimento internazionale per ricerca, innovazione e assistenza ai piccoli pazienti. Quarant’anni di traguardi che oggi vengono celebrati, con uno sguardo al futuro e con la consapevolezza di una missione che non si ferma.

Le parole di Papa Francesco, una guida per la comunità del Bambino Gesù

In occasione dei 100 anni dalla donazione dell’ospedale alla Santa Sede da parte della famiglia Salviati, Papa Francesco ha voluto ricordare il valore della scienza al servizio della vita: "La scienza, e di conseguenza la capacità di cura, si può dire il primo dei compiti che caratterizza oggi il Bambino Gesù". Un messaggio che racchiude l’essenza stessa dell’Istituto, chiamato a coniugare eccellenza scientifica e prossimità ai bisogni concreti delle famiglie.

Dai trapianti ai progetti genici, una lunga scia di innovazioni

Il primo grande passo risale al 1986, con il primo trapianto di cuore pediatrico in Italia. Da quel momento, il Bambino Gesù ha avviato una vera e propria era della trapiantologia pediatrica, realizzando primati nazionali e internazionali: trapianti combinati cuore-rene, polmoni, fegato e persino trapianti da donatori viventi. Fino ad arrivare, nel 2010, al primo impianto al mondo di cuore artificiale pediatrico. Ogni intervento, ogni innovazione, ha rappresentato una speranza concreta per migliaia di bambini.

La sfida delle malattie rare, un impegno scientifico e sociale

Un settore in cui il Bambino Gesù ha segnato profondamente la medicina italiana è quello delle malattie rare. Con oltre 2.500 trapianti di midollo eseguiti dal 2000 e più di 100 nuovi geni malattia identificati negli ultimi dieci anni, l’ospedale rappresenta il centro di riferimento nazionale per la diagnosi e la cura delle patologie genetiche. Nel 2024 sono state effettuate circa 40.000 analisi genetiche, confermando il ruolo di avanguardia della struttura.

Bruno Dallapiccola, un maestro della genetica italiana

Tra i protagonisti di questa straordinaria avventura scientifica spicca Bruno Dallapiccola, già direttore scientifico dell’ospedale Bambino Gesù – Irccs. Medico genetista e professore ordinario presso le università Tor Vergata e Sapienza di Roma, Dallapiccola ha dato un contributo fondamentale alla conoscenza delle malattie rare. Autore di oltre 800 pubblicazioni internazionali, è stato pioniere nello studio delle correlazioni genotipo-fenotipo e nella mappatura di oltre 50 geni-malattia. La sua attività si è estesa anche a livello europeo, con incarichi nell’Organismo nazionale per le reti di riferimento Ern e nella European commission expert group on rare diseases.

Ricerca traslazionale e terapie innovative, lo sguardo al futuro

Il percorso di eccellenza del Bambino Gesù non si è mai fermato. Nel 2018 il primo trattamento con terapia CAR-T per la leucemia refrattaria, nel 2023 la terapia genica per il neuroblastoma, e nel 2024 l’uso pionieristico delle terapie geniche per le malattie autoimmuni pediatriche. Ogni conquista rappresenta un passo avanti verso una medicina sempre più personalizzata, capace di trasformare la ricerca scientifica in cura concreta per i bambini.

Fedeli alla missione di cura, oggi più che mai

"Guardiamo a questo anniversario con gratitudine e con lo sguardo rivolto al domani, consapevoli che il nostro compito è spingere avanti la frontiera dell’innovazione", ha dichiarato il presidente Tiziano Onesti. Un impegno che trova nella ricerca traslazionale e nella condivisione delle conoscenze la sua massima espressione, per rispondere alle sfide della medicina pediatrica globale.


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14 Maggio 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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