EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Il ritorno di Caravaggio a Roma, ventiquattro capolavori in mostra a Palazzo Barberini

Caravaggio torna a Roma con un’esposizione imperdibile, tra prestiti eccezionali, riscoperte e capolavori iconici della sua produzione artistica.

Il ritorno di Caravaggio a Roma, ventiquattro capolavori in mostra a Palazzo Barberini

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Un evento straordinario che riunisce opere celebri e inedite di Caravaggio, raccontando il suo genio attraverso un percorso espositivo senza precedenti.

Un evento unico nel suo genere riporta a Roma il genio di Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio. A Palazzo Barberini, ventiquattro straordinarie opere dell’artista saranno esposte dal 6 marzo al 6 luglio 2025 in una rassegna imperdibile, realizzata in collaborazione con la Galleria Borghese e il supporto della Direzione Generale Musei-Ministero della Cultura. La mostra, intitolata ’Caravaggio 2025’, è curata da Francesca Cappelletti, Maria Cristina Terzaghi e Thomas Clement Salomon e si inserisce nelle celebrazioni del Giubileo 2025, offrendo un’opportunità unica per ammirare da vicino capolavori provenienti da importanti collezioni pubbliche e private.

Opere straordinarie tra riscoperte e icone caravaggesche

Tra le opere più attese, il ’Ritratto di Maffeo Barberini’, olio su tela proveniente da una collezione privata, la cui acquisizione da parte dello Stato italiano è attualmente in trattativa. Un’opera mai vista dal grande pubblico che verrà esposta accanto a capolavori noti come il ’Martirio di Sant’Orsola’, prestato dalle Gallerie d’Italia Napoli grazie a Intesa Sanpaolo, e la ’Flagellazione’, uno dei dipinti simbolo del Museo di Capodimonte. La mostra propone un viaggio visivo tra le diverse fasi artistiche di Caravaggio, mettendo in luce l’evoluzione del suo stile e la sua straordinaria capacità narrativa attraverso la luce e il chiaroscuro.

Caravaggio e i suoi mecenati, un legame tra arte e potere

Il percorso espositivo si snoda tra le committenze ricevute dall’artista, ricostruendo il rapporto con i suoi protettori e collezionisti. I Barberini, protagonisti di questa esposizione, furono tra i più importanti sostenitori di Caravaggio, commissionando e collezionando molte delle sue opere. In questa rassegna, i visitatori potranno ammirare il celebre ’Ecce Homo’ del Museo del Prado, che rientrerà in Italia dopo secoli, e la ’Santa Caterina’ del Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, un tempo appartenente alla collezione Barberini e ora di nuovo visibile a Palazzo Barberini. A questi si aggiunge ’Marta e Maddalena’, prestito del Detroit Institute of Arts, che mostra sorprendenti somiglianze con la ’Giuditta e Oloferne’ custodita nello stesso palazzo romano.

Un viaggio tra capolavori inediti e dipinti celebri

Questa mostra rappresenta un’occasione irripetibile per osservare da vicino alcuni capolavori raramente esposti insieme. Tra questi, i tre dipinti commissionati dal banchiere Ottavio Costa: ’Giuditta e Oloferne’ di Palazzo Barberini, il ’San Giovanni Battista’ del Nelson-Atkins Museum di Kansas City e il ’San Francesco in estasi’ del Wadsworth Atheneum of Art. Inoltre, sarà possibile ammirare i ’Bari’ del Kimbell Art Museum di Fort Worth, un dipinto legato alla storia del collezionismo Barberini e che per lungo tempo è stato conservato proprio a Roma.

Oltre la tela, l’unico affresco di Caravaggio accessibile al pubblico

A rendere ancora più speciale questa rassegna è l’eccezionale apertura al pubblico del ’Giove, Nettuno e Plutone’, l’unico dipinto murale realizzato da Caravaggio. Creato nel 1597 per il Casino dell’Aurora di Villa Ludovisi, l’affresco è un capolavoro raramente accessibile, commissionato dal cardinale Francesco Maria Del Monte, primo grande mecenate dell’artista. Questa opportunità unica arricchisce ulteriormente la comprensione della straordinaria carriera del maestro lombardo e offre ai visitatori un punto di vista inedito sulla sua arte.

Un’esperienza imperdibile per gli amanti dell’arte

’Caravaggio 2025’ non è solo una mostra, ma un’esperienza immersiva che permette di entrare nel mondo di uno degli artisti più influenti della storia. Il percorso espositivo, articolato in quattro sezioni, ripercorre i quindici anni di attività del Merisi, dalla sua ascesa a Roma fino agli ultimi drammatici momenti della sua vita. La sua capacità di trasformare la pittura sacra e profana con un realismo senza precedenti e una tensione emotiva unica continua a incantare e ispirare, dimostrando quanto la sua eredità sia ancora oggi viva e attuale.


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07 Marzo 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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