EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Il più grande divario salariale uomo-donna tra laureati in Europa

Il difficile accesso delle donne alle posizioni dirigenziali

Il più grande divario salariale uomo-donna tra laureati in Europa

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Disparità retributiva tra settori, progressi lenti e differenze marcate

L’Italia detiene un primato poco invidiabile: il divario salariale tra uomini e donne laureati è il più ampio tra i Paesi Ocse. Le giovani donne laureate a tempo pieno guadagnano in media solo il 58% dello stipendio dei loro colleghi uomini. Questa disparità evidenzia un problema strutturale nel nostro Paese, dove le donne sono spesso escluse dalle posizioni meglio retribuite e apicali del mercato del lavoro.

Carriera e difficoltà di accesso ai vertici professionali

Una delle principali cause di questo divario è la difficoltà per le donne di accedere alle posizioni dirigenziali. Sebbene il numero di donne laureate sia in crescita, la loro presenza nelle occupazioni di vertice rimane bassa. Secondo i dati Almalaurea, le donne italiane sono significativamente sottorappresentate rispetto ai colleghi maschi nelle professioni dirigenziali, con un gap che persiste anche nelle giovani generazioni.

I progressi delle neolaureate nelle professioni di alto livello

Nonostante le difficoltà, le neolaureate stanno iniziando a fare piccoli progressi nelle professioni tradizionalmente dominate dagli uomini. In alcuni settori, come la sanità e la ricerca e sviluppo, le giovani donne stanno guadagnando terreno, sebbene restino ancora sotto la media complessiva.

Retribuzioni e rappresentanza femminile: un quadro eterogeneo

Le retribuzioni per le donne neolaureate variano notevolmente in base alla professione. In settori come la sanità, le donne stanno ottenendo compensi più elevati e una rappresentanza maggiore, mentre nelle professioni legate alle costruzioni e all’energia, il divario di genere rimane elevato, sia in termini di occupazione che di retribuzione.

Pochi progressi nel settore finanziario

Nel settore finanziario, i progressi delle donne sono ancora limitati. Le giovani laureate, che rappresentano una percentuale significativa della popolazione accademica, faticano a raggiungere le posizioni dirigenziali, mantenendo una presenza marginale in settori finanziari ad alta remunerazione.

Un divario ancora da colmare

Nonostante alcuni segnali positivi in settori specifici, il divario retributivo di genere in Italia rimane una questione aperta. Le giovani donne, pur raggiungendo risultati importanti in ambito accademico, continuano a incontrare barriere significative nel mondo del lavoro, particolarmente nelle posizioni di vertice e nei settori meglio retribuiti.


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27 Settembre 2024 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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