EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
In Italia, la progressiva scomparsa degli sportelli bancari dalle aree meno densamente popolate sta diventando una problematica sempre più urgente, con riflessi diretti sull’accesso ai servizi finanziari essenziali per milioni di cittadini. L’allarme lanciato dalla First Cisl, basandosi sui dati dell’Osservatorio aggiornati al 31 marzo 2024, mette in evidenza una situazione allarmante: il 41% dei Comuni italiani è completamente privo di sportelli bancari, e un ulteriore 24,1% ne possiede uno solo. Questo scenario implica notevoli difficoltà per circa 4 milioni di italiani che si trovano ad affrontare ostacoli significativi nell’effettuare operazioni bancarie quotidiane, come prelievi di contanti, depositi o richieste di mutuo.
Il Lazio emerge come una delle regioni più colpite da questa desertificazione bancaria, con un impressionante 50,3% di Comuni senza alcuno sportello bancario e un 18% con un solo punto di servizio. Rispetto ai dati del 31 dicembre 2023, si registra un declino dello 0,6%, inserendo la regione in una posizione di particolare criticità a livello nazionale.
Una visione regionale della crisi bancaria
L’Indicatore di desertificazione bancaria (Idp), sviluppato dalla Fondazione Fiba, offre una panoramica dettagliata del fenomeno, attribuendo un punteggio a ciascuna provincia italiana basato su vari fattori, quali il numero di Comuni senza sportelli o con un solo sportello, la popolazione residente, le imprese registrate e la superficie territoriale. Le province del Lazio mostrano una varietà di posizionamenti nell’indice, con Rieti, Frosinone, Viterbo, Latina e Roma che riflettono la diversità di impatto del fenomeno a livello locale.
La chiusura progressiva degli sportelli ha portato a una significativa perdita di posti di lavoro nel settore bancario del Lazio: tra il 2011 e il 2021, i dipendenti bancari sono diminuiti da 28.106 a 24.546, con una perdita di 3.500 posti di lavoro correlata alla chiusura di 800 sportelli. Le cause di questa contrazione sono molteplici, incluse le trasformazioni del settore finanziario e l’impatto delle crisi economiche che hanno scoraggiato le attività di prestito.
Verso soluzioni innovative per rivitalizzare il credito locale
Per contrastare la desertificazione bancaria, è fondamentale che le politiche creditizie siano maggiormente condivise e note, permettendo di indirizzare efficacemente il credito verso famiglie e imprese. Inoltre, affrontare la bassa penetrazione dell’internet banking in Italia, dove solo il 51,5% della popolazione utilizza questo servizio contro una media europea del 63,9%, è cruciale per mitigare l’impatto della riduzione degli sportelli fisici.
La situazione richiede un intervento tempestivo, soprattutto a livello regionale, per garantire che la mancanza di accesso fisico alle banche non comprometta la crescita economica e il benessere delle comunità locali. Solo attraverso una strategia coordinata e inclusiva sarà possibile garantire che tutti i cittadini possano continuare a beneficiare dei servizi bancari necessari per il sostegno delle attività quotidiane e lo sviluppo economico.
23 Maggio 2024 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
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