EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Grande successo per la terza conferenza di Vino Sapiens sulla sostenibilità vitivinicola

Innovazione e sostenibilità nella viticoltura

Grande successo per la terza conferenza di Vino Sapiens sulla sostenibilità vitivinicola

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Il Lazio come laboratorio di sperimentazione vitivinicola

Il 5 giugno scorso, la terza conferenza sulla sostenibilità vitivinicola organizzata da Vino Sapiens ha registrato un grande successo di pubblico. L’evento, che si è svolto con una numerosa partecipazione, ha visto una vivace interazione con i due relatori d’eccezione: Vincenzo Betalli (CIVIT) e Giovanni Pica (ARSIAL Lazio), moderati da Costantina Vocino (Vino Sapiens).

Bronner e Souvignier Gris protagonisti

Al centro dell’incontro, i vitigni resistenti Bronner e Souvignier Gris, che stanno riscuotendo un grande interesse tra i viticoltori del nord Italia. La serata ha incluso la degustazione di due micro-vinificazioni prodotte dalla Fondazione Edmund Mach, seguita dagli assaggi di sei vini in commercio ottenuti da queste varietà. I vini degustati sono stati: Micro-vinificazione Souvignier Gris 2023 e Micro-vinificazione Bronner 2022 della Fondazione E. Mach, “Laisè” (Spumante da Bronner) e “Edel” (Vino Bianco Fermo da Bronner e Souvignier Gris) dell’Azienda Agricola Terre di Cerealto, “Take it Easy” (Vino Bianco Fermo da Bronner e Souvignier Gris) della Cantina La Vis, “Resi” (Vino Bianco Fermo da uve Bronner) della Kellerei Kurtatsch, “Souvignier Gris” (Vino Bianco Fermo da Souvignier Gris) della Cantina Gentili e “Naran” (Vino Bianco Fermo da Souvignier Gris) dell’Azienda Agricola Pravis.

Vitigni resistenti: una risorsa per la sostenibilità

I vitigni Bronner e Souvignier Gris si distinguono per la loro resistenza naturale alle malattie fungine, come la peronospora e l’oidio. Questa caratteristica permette di ridurre significativamente l’uso di fitofarmaci, contribuendo a un’agricoltura più sostenibile e rispettosa dell’ambiente. La degustazione ha permesso ai partecipanti di apprezzare le diverse sfaccettature di questi vini, caratterizzati da freschezza, aromaticità e piacevolezza al palato.

Informazione e coinvolgimento

La conferenza ha offerto un’occasione preziosa per approfondire le conoscenze sui vitigni resistenti e il loro potenziale per il futuro della viticoltura. Vincenzo Betalli, tecnico di CIVIT e segretario di Piwi Trentino, ha riferito circa lo stato dell’arte dei vitigni resistenti (piwi), le prospettive future e la loro relazione con le varietà tradizionali. Betalli ha sottolineato l’importanza di ridurre l’impatto ambientale della viticoltura attraverso la selezione di vitigni resistenti, un obiettivo primario del Consorzio Innovazione Vite (CIVIT).

Sperimentazione nel Lazio

Anche nel Lazio, l’ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo in Agricoltura del Lazio) sta sperimentando i vitigni resistenti. Giovanni Pica, responsabile dell’Azienda Sperimentale Dimostrativa Vitivinicola di ARSIAL Lazio, ha illustrato i risultati delle sperimentazioni in corso. Nel Lazio sono stati impiantati 94 vitigni, di cui 10 piwi, per valutare le loro prestazioni in termini di resa, qualità delle uve e resistenza alle malattie. I primi risultati sono molto promettenti e aprono la strada all’integrazione di queste varietà nella viticoltura regionale.

Verso un futuro sostenibile

Costantina Vocino ha commentato: "Bisogna proporre una riflessione seria sul presente e sul futuro del vino, rivedendo anche la comunicazione e il racconto del vigneto Italia". L’evento ha dimostrato il crescente interesse per una viticoltura sensibile alle necessità sociali e ambientali, evidenziando come i vitigni resistenti rappresentino una strategia vincente in termini di sostenibilità e qualità.


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10 Giugno 2024 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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