EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Le nuove sfide industriali del Lazio, verso una regione d’impresa europea

Semplificazione, infrastrutture e internazionalizzazione, le priorità del nuovo piano industriale per un Lazio competitivo e sostenibile

Le nuove sfide industriali del Lazio, verso una regione d’impresa europea

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Unindustria e Regione Lazio insieme per creare una regione attrattiva per investimenti e crescita, l’impresa al centro dello sviluppo

Le politiche industriali non nascono solo nei tavoli istituzionali, ma si costruiscono giorno dopo giorno, creando un contesto favorevole alle aziende. È questa la visione espressa da Giuseppe Biazzo, presidente di Unindustria Lazio, che dall’assemblea annuale ha rilanciato una proposta ambiziosa: fare del Lazio una delle migliori regioni d’impresa d’Europa attraverso un piano industriale condiviso tra imprese, istituzioni e parti sociali.

Un piano industriale per il futuro del Lazio
Il progetto, presentato insieme alla Regione Lazio lo scorso febbraio, punta a creare un ecosistema competitivo capace di attrarre nuovi investimenti e di rafforzare il tessuto produttivo locale. Come sottolinea Biazzo, “le politiche industriali del territorio si fanno mettendo le aziende nelle migliori condizioni per competere”. In questa prospettiva, la cooperazione tra pubblico e privato diventa l’elemento chiave per trasformare il Lazio in un polo di riferimento per l’industria italiana ed europea.

Riequilibrare industria e servizi
Essere la seconda regione d’Italia per Prodotto interno lordo non basta più. Il vero nodo è la riduzione del valore aggiunto dell’industria manifatturiera. Per questo, Unindustria propone una matrice di interventi finalizzata a riequilibrare il peso tra manifattura e servizi avanzati. L’obiettivo è far crescere le imprese, non solo in numero ma anche in dimensione, sostenendone la competitività con strumenti di innovazione e formazione.

Internazionalizzazione e identità europea
Il Lazio deve ampliare la propria base di imprese esportatrici e consolidare la sua identità di grande regione europea dello sviluppo. Per farlo, occorre lavorare su due fronti: l’apertura ai mercati internazionali e la promozione del territorio come luogo strategico per investimenti ad alto valore aggiunto. Una regione connessa, innovativa e sostenibile, capace di attrarre capitali e talenti.

Semplificare per crescere
Uno dei punti più concreti della proposta di Biazzo riguarda la burocrazia. “Nessun procedimento autorizzativo dovrebbe durare più di due mesi”, afferma il presidente di Unindustria, invitando la Regione a fare del Lazio la regione dell’impresa in 60 giorni. Ridurre i tempi e semplificare le procedure significa rendere più facile investire, innovare e creare lavoro, restituendo fiducia a chi fa impresa.

Infrastrutture e connessioni strategiche
Per sostenere una crescita solida e diffusa, Unindustria propone la creazione di una unità di missione dedicata alle infrastrutture, una cabina di regia che coordini gli interventi e velocizzi la realizzazione delle opere pubbliche. Un piano straordinario per ridurre i tempi di percorrenza delle arterie trasversali e migliorare le connessioni verso Roma, favorendo così la competitività dei territori interni e delle aree industriali periferiche.

Conclusione, il Lazio come modello
La sfida lanciata da Unindustria va oltre il singolo piano industriale: è una visione strategica per un futuro in cui istituzioni, imprese e cittadini collaborano alla costruzione di una regione attrattiva, efficiente e innovativa. Se il Lazio saprà cogliere questa opportunità, potrà diventare un modello di sviluppo sostenibile e competitivo per l’intero Paese.


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27 Ottobre 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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