EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Ottaviano Del Turco, una vita tra politica, sindacato e passione socialista

Dalla CGIL al PSI, la carriera di un leader sindacale e politico

Ottaviano Del Turco, una vita tra politica, sindacato e passione socialista

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Il contributo di Del Turco alla politica economica italiana e alla Regione Abruzzo

Ottaviano Del Turco, politico e sindacalista italiano di spicco, è scomparso il 22 agosto 2024, lasciando un’impronta indelebile nella storia politica del nostro Paese. Di ideologia socialista, Del Turco ha attraversato decenni di storia italiana, giocando ruoli chiave tanto nel sindacato quanto nelle istituzioni della Repubblica, fino a diventare l’ultimo segretario nazionale del Partito Socialista Italiano.

Un percorso tra sindacato e politica

Nato il 7 novembre 1944 a Collelongo, in provincia de L’Aquila, Del Turco inizia la sua carriera come sindacalista nella Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL), dove si distingue per il suo impegno nella difesa dei diritti dei lavoratori. La sua leadership e la sua capacità di mediazione lo portano presto alla ribalta nazionale, rendendolo una delle figure più influenti del sindacato italiano.

Il passaggio dalla lotta sindacale alla politica fu naturale per Del Turco, spinto dalla volontà di portare avanti le battaglie sociali anche all’interno delle istituzioni. Dopo anni di militanza socialista, nel 1993 diventa segretario nazionale del Partito Socialista Italiano, in un momento di profonda crisi per il partito a seguito delle inchieste di Tangentopoli. Del Turco si trova così a guidare il PSI nel suo periodo più difficile, cercando di traghettarlo fuori dalla tempesta giudiziaria e politica che lo travolgeva.

Ministro e governatore: l’impegno nelle istituzioni

Del Turco non fu solo un leader di partito, ma anche un servitore delle istituzioni. Nel 2000, durante il secondo governo Amato, viene nominato ministro delle Finanze, un incarico che gli permette di mettere in pratica la sua visione di politica economica e sociale. La sua esperienza e competenza lo rendono una figura rispettata e autorevole, capace di gestire con equilibrio le delicate questioni finanziarie del Paese.

Nel 2005, Del Turco diventa presidente della Regione Abruzzo, una carica che lo riporta nella sua terra natale. Come governatore, si dedica con passione alla promozione dello sviluppo regionale e alla tutela del patrimonio naturale e culturale abruzzese, sempre con un occhio di riguardo alle esigenze dei cittadini e dei lavoratori.

Un’eredità complessa e un impegno per la giustizia sociale

La vita di Ottaviano Del Turco non è stata priva di ombre. Negli ultimi anni della sua carriera politica, è stato coinvolto in una controversa vicenda giudiziaria che lo ha visto condannato per corruzione, anche se Del Turco ha sempre sostenuto la sua innocenza. Questa vicenda ha inevitabilmente segnato la sua immagine pubblica, ma non ha cancellato il contributo significativo che ha dato al movimento socialista e alla politica italiana.

Del Turco lascia un’eredità complessa, fatta di battaglie per i diritti dei lavoratori, di una visione socialista della società e di un impegno costante per la giustizia sociale. La sua figura rimarrà nella storia come quella di un uomo che, pur tra difficoltà e contraddizioni, ha dedicato la sua vita al servizio del Paese e dei suoi ideali.


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26 Agosto 2024 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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