EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
L’Ospedale Arnaldo Angelucci di Subiaco si presenta oggi con una nuova veste. Dopo anni di attese, ha riaperto le porte il blocco operatorio completamente rinnovato, dotato di tre sale chirurgiche moderne e funzionali. Un traguardo importante, reso possibile grazie a un investimento complessivo di 3,6 milioni di euro che la Regione Lazio ha destinato al potenziamento delle strutture sanitarie in vista del Giubileo. Il presidente della Regione, Francesco Rocca, ha inaugurato personalmente i nuovi ambienti, accompagnato dalle autorità sanitarie locali e dai rappresentanti del territorio.
Screening e prevenzione, torna in funzione il servizio di mammografia
Al fianco delle sale operatorie, ha trovato finalmente posto anche un nuovo mammografo digitale, che ha permesso di riattivare le attività cliniche e gli screening senologici, da tempo sospesi a causa della vetustà del precedente macchinario. Oggi, l’attività mammografica è nuovamente operativa, offrendo prestazioni fondamentali di prevenzione di primo livello ed esami clinici completi per le donne del territorio.
Un investimento per restituire dignità e qualità ai territori
«A Subiaco non abbiamo solo inaugurato una sala operatoria e un mammografo: abbiamo dato concretezza a una visione di sanità pubblica che mette le persone al centro», ha dichiarato il Presidente Francesco Rocca. L’investimento di 1,5 milioni di euro per il nuovo blocco operatorio si inserisce in un disegno più ampio, che guarda al futuro e mira a superare le disuguaglianze territoriali nella sanità. Rocca ha inoltre ricordato con commozione l’impegno dell’ex sindaco Domenico Petrini, a cui ha voluto dedicare simbolicamente questo traguardo.
Assunzioni e terapie intensive, una rete sanitaria in crescita
Il potenziamento della struttura non si ferma qui. Come annunciato dal presidente Rocca, è in fase di riattivazione la terapia intensiva, inattiva da oltre un decennio, e sono già stati investiti 40 milioni di euro per l’assunzione di oltre 960 operatori sanitari nella ASL Roma 5. Si tratta di medici, infermieri e operatori socio-sanitari che rafforzeranno l’offerta e la qualità dei servizi in tutto il territorio.
Dalla Valle dell’Aniene al Tiburtino, una sanità che si espande
Il nuovo volto dell’ospedale Angelucci rappresenta solo un tassello del progetto regionale per il rafforzamento della sanità locale. «Stiamo continuando a investire nell’ospedale di Subiaco per ampliare i servizi di prossimità», ha spiegato la Direttrice Generale Silvia Cavalli. Tra gli altri interventi strategici ricordati: la riapertura del San Giovanni Evangelista, le risorse stanziate per il nuovo ospedale tiburtino e le recenti installazioni di risonanze magnetiche avanzate negli ospedali di Tivoli e Colleferro.
Da ospedale periferico a punto di riferimento regionale
«Subiaco non è periferia. Subiaco è centro di una sanità che funziona», ha concluso il Presidente Rocca. La trasformazione in atto restituisce all’intero comprensorio della Valle dell’Aniene un presidio ospedaliero all’altezza delle esigenze moderne, capace di coniugare innovazione, efficienza e prossimità. Un esempio concreto di come l’investimento pubblico possa produrre risultati tangibili per le comunità locali.
06 Maggio 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
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