EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Un Ministero per la Pace, quando l’utopia chiede spazio nella politica

A Roma nasce la proposta per un Ministero della pace, per rendere la giustizia sociale parte della politica.

Un Ministero per la Pace, quando l’utopia chiede spazio nella politica

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Un evento pubblico per trasformare la pace in priorità istituzionale, con voci dalla società civile e accademica

Si tiene oggi, martedì 24 giugno, a Roma la presentazione ufficiale della proposta per l’istituzione di un Ministero della pace. L’incontro avrà luogo presso l’Auditorium Bachelet della Domus Mariae – TH Roma Carpegna Palace Hotel, in via Aurelia 481. La proposta, promossa dalla campagna “Ministero della pace”, intende dare un fondamento stabile e duraturo alle politiche di pace, giustizia e disarmo in Italia, trasformando un valore etico in una responsabilità concreta dello Stato.

Una rete ampia, un’idea condivisa

L’evento è organizzato da Fondazione Fratelli Tutti, Azione cattolica italiana, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e Acli, insieme a una rete allargata di realtà associative impegnate nel sociale. L’obiettivo comune è ambizioso: riconoscere la pace come elemento strutturale dell’azione politica, non relegato alla retorica delle ricorrenze ma al centro delle istituzioni.

Da valore morale a infrastruttura istituzionale

Ad aprire i lavori alle ore 15.30 sarà padre Francesco Occhetta, segretario generale della Fondazione Fratelli Tutti, seguito da Sandra Sarti, coordinatrice del Tavolo Terzo settore della Fondazione, e Laila Simoncelli, coordinatrice nazionale della campagna “Ministero della pace”. L’intervento introduttivo sarà affidato al professor Michele Nicoletti, dell’Università degli studi di Trento, che proporrà una riflessione sul ruolo delle istituzioni in un’epoca attraversata da conflitti armati, disuguaglianze e tensioni globali.

Le motivazioni della proposta, una voce corale

Nel panel “Le ragioni per istituire un Ministero della pace”, prenderanno la parola Matteo Fadda (Apg23), Giuseppe Notarstefano (Ac) ed Emiliano Manfredonia (Acli), che illustreranno le basi ideali e concrete di una proposta che aspira a essere realistica. Perché creare un ministero significa riconoscere che la pace non è solo il contrario della guerra, ma il frutto di giustizia sociale, cooperazione, prevenzione e ascolto.

Ripensare le politiche pubbliche per la pace

A seguire, si terrà una tavola rotonda con rappresentanti delle istituzioni e della società civile sul tema “Ripensare, in modo coordinato, le politiche per la pace”. A moderare sarà Andrea Michieli, direttore dell’Istituto di Diritto internazionale della pace “Giuseppe Toniolo”. Il confronto si concentrerà su strumenti, priorità e modalità operative per introdurre la pace come paradigma trasversale in tutte le politiche pubbliche, dal welfare alla cooperazione internazionale.

Una celebrazione simbolica per concludere

La giornata si concluderà alle ore 19 con una celebrazione eucaristica presso la Cappella dei santi e dei beati dell’Azione cattolica, un momento spirituale per unire riflessione e impegno, fede e azione. La presenza di numerose associazioni partner sottolinea come l’idea di un Ministero della pace non sia un’iniziativa isolata, ma il frutto di un cammino condiviso da chi, da tempo, lavora ogni giorno per costruire un’alternativa credibile alla logica della violenza.


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24 Giugno 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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