EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
La Regione Lazio ha compiuto un passo importante per migliorare la qualità della vita delle persone con autismo e delle loro famiglie. La Giunta regionale, guidata dal Presidente Francesco Rocca, ha approvato il nuovo “Piano regionale per l’autismo”, un documento strategico nato su iniziativa dell’Assessore all’Inclusione Sociale e ai Servizi alla Persona, Massimiliano Maselli.
Interventi concreti e uniformi in tutto il territorio regionale
L’obiettivo del piano è chiaro: offrire risposte mirate e omogenee su tutto il territorio regionale, mettendo al centro le esigenze reali di chi convive con l’autismo. Secondo l’Assessore Massimiliano Maselli, il piano punta a migliorare la qualità e la coerenza degli interventi, garantendo progettualità personalizzate che tengano conto delle aspirazioni individuali delle persone autistiche.
Una rete di collaborazione per costruire il futuro
Il lavoro di costruzione del piano non è stato un atto isolato. Al contrario, è frutto di un’intensa collaborazione con numerosi attori sociali. L’Assessore Maselli ha infatti voluto ringraziare pubblicamente la Commissione regionale consiliare, presieduta da Francesca Savo, per l’approvazione unanime del documento, nonché le associazioni, i sindacati, gli enti del Terzo Settore e le consulte sulla disabilità per i contributi fondamentali forniti durante l’elaborazione.
Principi guida, centralità della persona e servizi integrati
Alla base del piano troviamo alcuni principi essenziali: la presa in carico globale, il diritto alla scelta, l’autodeterminazione, la centralità del ruolo della famiglia e dei caregiver, e l’integrazione dei servizi sociali e sanitari. Un approccio che punta a superare la frammentazione, costruendo percorsi di accompagnamento più umani, efficaci e proattivi.
Una visione inclusiva che guarda al futuro
L’approvazione del piano rappresenta non solo un documento tecnico, ma anche un messaggio politico e culturale forte: la Regione Lazio intende investire in una società più inclusiva, dove le diversità non sono un ostacolo ma una ricchezza. Un modello che potrà ispirare anche altre realtà regionali italiane.
Dare valore alla rete di supporto familiare e sociale
Infine, un aspetto centrale dell’intervento è il riconoscimento del ruolo fondamentale dei caregiver, spesso invisibili ma insostituibili. Il piano valorizza il loro contributo e mira a sostenere concretamente chi, ogni giorno, si prende cura con dedizione delle persone autistiche.
17 Aprile 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
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