EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
È difficile immaginare il cinema comico italiano senza il sorriso scanzonato di Alvaro Vitali. Il suo personaggio più celebre, Pierino, ha segnato un’epoca, diventando simbolo della commedia sexy all’italiana degli anni ’70 e ’80. Ma ridurre la carriera di Vitali a quel solo ruolo sarebbe un errore. Attore versatile, interprete di oltre 150 film, ha saputo reinventarsi tra cinema, televisione e persino reality show, lasciando un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo.
Da ragazzo turbolento a scoperta di Federico Fellini
Nato a Roma il 3 febbraio 1950, Vitali proveniva da una famiglia numerosa e modesta. In un’intervista raccontò di essere stato così vivace da costringere la madre ad affidarlo prima alla nonna, poi a un collegio. Nonostante le difficoltà, ricordava con affetto quegli anni, descrivendo i genitori come instancabili lavoratori: la mamma in un’impresa di pulizie, il papà titolare di una ditta edile. La svolta arrivò quando venne notato da Federico Fellini, che lo scelse per una piccola parte in Fellini Satyricon (1969). Da lì, seguirono I clowns (1971) e Roma (1972), fino a Amarcord (1973), dove recitò accanto a Ciccio Ingrassia.
Il successo con la commedia sexy e la maschera di Pierino
Il vero exploit popolare arrivò con La poliziotta (1974) di Steno, accanto a Mariangela Melato e Renato Pozzetto. Da quel momento, Vitali diventò un volto fisso nelle produzioni della Dania Film di Luciano Martino, dividendo la scena con giganti della commedia italiana come Lino Banfi, Edwige Fenech e Renzo Montagnani. Fu però Pierino, il ragazzaccio scolastico senza freni e pieno di battute, a dargli fama nazionale. Quel ruolo, amato da grandi e piccoli, gli permise di diventare un simbolo del cinema popolare italiano.
Dalle luci della ribalta alla televisione e al silenzio del cinema
Quando il genere della commedia sexy entrò in crisi, anche la carriera di Vitali ne risentì. Tuttavia, riuscì a reinventarsi sul piccolo schermo, apparendo in Striscia la notizia con irresistibili imitazioni, tra cui quella celebre di Jean Todt, direttore della Scuderia Ferrari. Nel 2006 partecipò al reality La fattoria, ma fu costretto a ritirarsi per problemi di salute.
La malinconia di chi si sente dimenticato
Negli ultimi anni, Alvaro Vitali aveva parlato apertamente della sua delusione per l’oblio in cui era caduto. Malgrado una carriera costellata da successi, viveva con una pensione modesta e soffriva per l’assenza di nuovi progetti. “Ho fatto 150 film, ma ora vivo con 1300 euro al mese”, raccontava, lasciando trasparire una malinconia profonda e umana.
Un finale tra cronaca rosa e desiderio di riscatto
Nelle ultime settimane si era tornato a parlare di lui per un acceso scambio mediatico con l’ex moglie, la cantautrice Stefania Corona. Vitali, in una lettera pubblicata da DiPiù, raccontava il dolore dell’abbandono e la speranza di ricucire il rapporto. La risposta di lei, tutt’altro che conciliante, mostrava le difficoltà private di un uomo abituato a far ridere gli altri, ma forse meno capace di difendere sé stesso.
Il saluto a un attore che ha fatto parte delle nostre vite
Alvaro Vitali si è spento a Roma, dopo un ricovero per una broncopolmonite. Aveva scelto di tornare a casa, affrontando il destino con lo stesso spirito con cui aveva affrontato la vita: tra alti, bassi, applausi e malinconia. Rimarrà nei ricordi di tutti come il volto di una comicità irriverente, figlia del suo tempo, ma capace ancora oggi di strappare un sorriso.
26 Giugno 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
Fondazione Premio Antonio Biondi
Via Garibaldi 34
03017 Morolo (FR)
Fondazione terzo settore
C.F. 92088700601
segreteria@
IBAN:
IT18I0529714801CC1030072196
BIC: BPFRIT3FXXX
editoriale in collaborazione con
Centro studi su innovazione,
comunicazione ed etica.
meno carta più ambiente, una scelta sostenibile
Fondazione Premio Antonio Biondi
Via Garibaldi 34
03017 Morolo (FR)
Fondazione terzo settore
C.F. 92088700601
segreteria@fondazionepremioantoniobiondi.it
Fondazione iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore - RUNTS Lazio
Privacy & Cookie Policy rifUrl GDPR
© Fondazione Premio Antonio Biondi. Tutti i diritti sono riservati.
Credit grippiassociati ICT Creative